Amabili ipocrisie

Dal blog di Grazia (il giornale), questa ode alla cervella (che vi invito mestamente a leggere) scritta da donne e pensata per le stesse:

Non so voi, ma a me piacerebbe molto sentirmi confermare quello che ho già verificato in maniera empirica. Mi piacerebbe che passasse il messaggio che quella delle donne non è un’intelligenza di serie B, plasmabile sui parametri maschili con il duro allenamento, ma un’intelligenza specifica, complessa, articolata, sfumata, non lineare, che tiene conto di molte variabili contemporaneamente, inclusa quella emotiva. Mi piacerebbe che si diffondesse l’idea che la cervella, nella sua specificità, vada sviluppata e coltivata, che non possa essere banalizzata, ridotta a puro sbalzo ormonale, o mortificata.

Sarà, ma ogni volta che le mie amiche hanno le mestruazioni diventano alieni con acido muriatico al posto del sangue. Manco Alien...


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